Ancora Kittel, despota di Germania

07/07/2014 0 Di Giovanni Battistuzzi

Tour de France, 3a tappa: Kittel vince volata a Londra

Londra come Harrogate. Un uomo sfreccia solo, inarrivabile, gli altri dietro a guardargli l’enorme schiena. Londra come Harrogate, Kittel come Kittel. Due su due, almeno per qquanto riguarda gli sprint. In mezzo Nibali, che porta addosso ancora i segni sel successo di ieri. Segni gialli, maglia, primato.

Kittel dunque. Ancora lui. Non c’è di meglio a questo Tour. Non c’è di meglio forse in giro. L’unico Cavendish, ma si è eliminato da solo, a terra a 60 all’ora per troppo sentimento. Il resto è lento, almeno per lui, montagna teutonica. Kittel dunque, doppietta a questo Tour e domani potrebbe replicare, perché ci sarà volata, perché non ce n’è per gli altri. Kittel è despota più che re, bulldozer più che locomotiva, non conquistatore, piuttosto dominatore. Sembra Cipollini, ma ha meno intelligenza in volata, forse è addirittura più forte, ma in questi casi è l’emozione che conta e il Re Leone era unico e inimitabile. E’ tedesco Kittel, come Zabel, ma del suo illustre precursore non ha niente, ad eccezione della fame di vittorie, che conta molto. E’ immenso Kittel, non solo per velocità massima, soprattutto per corporatura, una statua. E’ bello Kittel, almeno per moltissime donne, cosa che lo elegge a bello del Tour e speriamo gli sia di distrazione. E’ vorace Kittel, mangerebbe qualsiasi traguardo. Ma è anche distratto Kittel, a volte perde le ruote dei compagni, poi le ritrova perché quando ritrova concentrazione è uno che la bici la sa usare. E’ noioso Kittel, perché le sue volate sono vincenti, certo, ma sono monologhi, almeno a questo Tour. Al Giro era diverso, perché il Giro è un altro mondo e di strade così larghe in Italia o a Dublino non ne esistono. E’ il più forte Kittel, e proprio per questo va attaccato con fantasia, sfiancandone la squadra, cercando alternative. Altrimenti vincerà sempre Kittel e sarebbe anche giusto, è il più forte, ma a star con i più forti sono bravi tutti.