
Guida alle squadre del World Tour 2023
15/01/2023Si inizia dall’Australia (e dal Sud America) il giro del mondo in bicicletta (qui tutte le corse della stagione 2023). Qualcosa è cambiato nelle squadre, il ciclomercato ha cercato di sistemare quello che la strada ha detto nel 2022. Basterà? Non basta mai. Ma tant’è. Le ruote tornano a girare e i corridori ritornano a scattare, inseguirsi, superarsi e riprendersi per passare primi sotto il traguardo. Ecco cosa c’è da aspettarsi da quest’anno. Una guida alle squadre del ciclismo 2023.
La guida alle squadre del ciclismo 2023
AG2R Citroën Team
Non ci sono solo Benoît Cosnefroy e Ben O’Connor. C’è un gran bel manipolo di attaccanti che ci terrà compagnia in questo 2023.
Alpecin-Deceuninck
Chi c’è oltre Mathieu van der Poel? L’Alpecin è una squadra di velocità e anarchia buona per tutte le corse, anche se in montagna…
Astana Qazaqstan Team
Vincenzo Nibali si è ritirato, Miguel Angel Lopez è stato fatto fuori. Quello che è rimasto è un gruppo di corridori che dovrà attaccare parecchio per provare a portare a casa la stagione.
Bahrain-Victorious
Il solito blocco di gente da tre settimane – Mikel Landa, Damiano Caruso, Jack Haig e Gino Mader – e solidi attaccanti. Al solito non inseguirà, si farà inseguire.
Bora-hansgrohe
Ha cambiato poco, ha perso gente valida, ma ha ragazzi che possono iniziare a diventare uomini in poco tempo. L’anno scorso ha vinto il Giro d’Italia con Jay Hindley. Quest’anno chissà…
Cofidis
Solito copione: volate e caccia della fuga buona. Gli interpreti sono i soliti e sono affidabili, capaci di cogliere il momento e determinati a correre liberi e all’arrembaggio. Movimenteranno le corse, tutte le corse.
EF Education-EasyPost
Richard Carapaz è arrivato a dare man forte alla ricerca (a tratti disperata) di un grande giro da mettere in bacheca. Il resto è una manipolo di gran bei attaccanti. Con un Mikkel Frølich Honoré in più.
Groupama-FDJ
Thibaut Pinot è all’ultima stagione tra i professionisti. Romain Grégoire e Lenny Martinez sono alla prima. Arnaud Démare ha perso Jacopo Guarnieri. Quest’anno potrebbe essere l’ultimo anno della Groupama che abbiamo imparato a conoscere
Ineos Grenadiers
Molte meno certezza rispetto agli anni scorsi, ma anche un gruppo di giovani che potrebbero stupire parecchio. E poi la domanda delle domande: Egan Bernal tornerà quello di prima dell’incidente?
Intermarché-Circus-Wanty
Poco budget ma tanti risultati. Com’è riuscita la Intermarché a fare così bene nel 2022? Avere Biniam Girmay è un vantaggio, poi serve correre alla giornata e avere fiducia, una fiducia smisurata, negli uomini che si hanno a disposizione.
Jumbo-Visma
La squadra più forte, con gli uomini da battere nelle classiche e nei grandi giri. E pure allo sprint sono coperti parecchio bene.
Movistar Team
Inizia l’anno uno dopo Alejandro Valverde. Enric Mas cercherà di diventare davvero grande. Al suo fianco c’è gente tosta. E Fernando Gaviria, arrivato in Spagna alla ricerca di qualcosa che difficilmente troverà.
Soudal-Quick Step
La banda la guidano Remco Evenepoel e Julian Alaphilippe. Il primo ha una maglia iridata addosso e vuole vincere il più possibile per dimostrare che sono fandonie che l’iride ti blocca le gambe. Il secondo vuole aggiungere qualche classica al palmares. Nelle volate li vedremo potragonisti.
Team Arkéa Samsic
Questa maglia la vedremo spesso e volentieri davanti. L’Arkéa è una squadra d’arrembaggio, ha due o tre corridori di grande talento. E amen se nelle classifiche generali dei grandi giri non la vedremo protagonista. C’è di meglio a cui ambire.
Team DSM
Romain Bardet avrà attorno una banda di giovani che non sa dove può davvero arrivare.
Team Jayco AlUla
Soliti capitani: Simon Yates, Michael Matthews e Dylan Groenewegen. Ma attorno a loro qualcosa è cambiato.
Trek – Segafredo
Potenzialmente può vincere tantissimo. Ma servirà che i pianeti si allineino…
Uae Team Emirates
Il Tour de France dell’anno scorso ha dimostrato che la squadra di Tadej Pogacar era inferiore alla Jumbo-Visma. Si sono rinforzati. Basterà? L’organico è completo e talentuoso, poi Pogacar è capace anche di fare da sé.