AG2R Citroën Team

AG2R Citroën Team

11/01/2023 0 Di Giovanni Battistuzzi

C’è poco o nulla di nuovo. Stessa maglia, stessi protagonisti, stesse ambizioni: dar fastidio, ovunque. L’AG2R non cambia per il secondo anno di fila dopo la mezza rivoluzione del 2021. E non cambia perché Vincent Lavenu è uomo che sa di avere in squadra gente valida, ben più valida dei risultati ottenuti nelle ultime due stagioni (dodici vittorie nel 2021, undici nel 2022, ma tre in corse World Tour e una al Tour). 

Il meglio dell’AG2R Citroën Team

Due su tutti: Benoît Cosnefroy e Ben O’Connor. Il francese da speranza per le corse di un giorno sta diventando certezza: ha vinto il Grand Prix Cycliste de Québec, ha fatto secondo all’Amstel Gold Race, sogna la Liegi e ha tutto per poter ambire a un podio o a qualcosa di più. Poi sa attaccare, ha la tigna giusta per provare a portare le fughe all’arrivo. Ben O’Connor ha già vinto al Giro d’Italia e al Tour de France, ha già dato dimostrazione di saper reggere le tre settimane, sta maturando con tempi di ciclismo di qualche anno fa, e a ventotto anni può ambire tranquillamente a lottare per un podio (o giù di lì) nelle corse di tre settimane. 

Cos’è cambiato 

È partita gente forte: da fughe, Lilian Calmejane (che cercherà fughe e gloria all’Intermarché), da ascesa, Clément Champoussin (ora al Team Arkéa Samsic e con qualche malumore da parte di Lavenu ancora convinto che il ragazzo di Nizza possa diventare un gran interprete delle corse a tappe), da ogni terreno, Bob Jungels (finito alla Bora-hansgrohe). È arrivata gente di prospettiva e da arrembaggio. Franck Bonnamour è attaccante meraviglioso, uomo da campi aperti, ma capace anche di sacrificarsi all’occorrenza. Bastien Tronchon in salita sa farsi valere e non ha paura di restare davanti, meglio se da solo. E poi ci sono Alex Baudin e Pierre Gautherat. Il primo è uomo che promette nelle corse a tappe di diventare buono per le prime dieci posizioni; il secondo ha 19 anni e un talento che si è solo in parte visto, ma che potrebbe venir fuori nelle corse di un giorno: va bene su ogni terreno, sugli strappi regge benissimo, sulle pietre sembra a suo agio, ma deve arrivare da solo visto che in volata è abbastanza fermo. 

Se tutto va bene… 

Cosnefroy riesce a portare a casa un’altra classica, magari più classica delle corse canadesi. O’Connor si dimostra uomo da tre settimane, magari a suo modo, con una fuga vincente e una gran difesa finale buona per un gradino sul podio finale. E nelle classiche del Nord, Greg van Avermaet e Oliver Naesen fanno quello che hanno sempre sfiorato in passato. Ma qui dovrebbero succedere parecchie cose non pronosticabili. 

In sintesi. Come sarà il 2023 della AG2R Citroën Team

Squadra d’attacco che può tranquillamente superare la dozzina di vittorie.