Bahrain-Victorious 

Bahrain-Victorious 

12/01/2023 0 Di Giovanni Battistuzzi

Al solito la Bahrain-Victorius è squadra buona per tutti le stagioni e tutti i terreni. Nessuna novità di grande rilevanza, i capitani sono gli stessi della scorsa stagione e le ambizioni identiche. Ma va segnalato il passaggio di Jan Tratnik alla Jumbo-Visma, che non è perdita da poco visto che lo sloveno lavora per tre, qualche volta vince e raramente non è protagonista quando corre.  

Il meglio della Bahrain-Victorious 

Come nel 2022 Damiano Caruso, Jack Haig, Mikel Landa e Gino Mader si divideranno le ambizioni di alta classifica nei grandi giri. Ma con un anno in più. Che potrebbe essere un problemino per l’italiano e il basco arrivati a 35 e e 33 anni. L’australiano ha talento, ma per ora ha trovato sempre il modo di rovinare il rovinabile con la sfortuna, che a volte è solo imperizia. Lo svizzero invece viene da una stagione incolore, ma ha le capacità per ribaltare tutto. Matej Mohoric dopo aver vinto la Milano-Sanremo dovrà confermarsi a grandissimi livelli, può farcela. È un corridore che va forte ovunque, ha paura di nulla e con gli anni ha capito i suoi limiti, pochi, e ha capito gli errori fatti, più di qualcuno. E poi c’è Jonathan Milan. L’italiano, strepitoso su pista, ha capito di poter dire la sua anche su strada, soprattutto in volata, ma non è solo un velocista, è un corridore da altissimo voltaggio, una locomotiva che va smaliziata ma potenzialmente capace di fare bene anche nelle classiche. 

Cos’è cambiato 

Se Rainer Kepplinger è arrivato tra nel World Tour solo ora, a venticinque anni, è perché ha fatto fino a tre anni fa canottaggio. L’austriaco ha fondo, va forte in salita, a cronometro si difende più che bene, ha soprattutto margini di crescita imprevedibili. Potrebbe essere nel futuro un gregario decisivo, forse qualcosa di più. Fran Miholjević ha talento ma gli ci vorrà tempo per capire che corridore potrà diventare. Ben più certezze ne daranno Nikias Arndt (arrivato dal Team DSM) e Andrea Pasqualon (dall’Intermarché). Il primo è un corridore che sa attaccare, fa il lavoro sporco, soprattutto ha il dono di saper dirigere il traffico in gruppo. L’italiano invece è una garanzia di piazzamento sulle pietre. Dovrebbe essere lui il capitano (forse alla pari con Mohoric) al Nord.  

Se tutto va bene… 

Tra Giro, Tour e Vuelta la Bahrain piazza si piazza sul podio e coglie due o tre successi. Mohoric non ripete il numero alla Sanremo, ma si piazza sul podio di almeno due classiche e vince una semiclassica prima di vincere pure al Tour de France una tappa. Phil Bauhaus si scopre velocista da una decina di vittorie l’anno e Jonathan Milan inizia a fare pratica con i successi e le classiche del nord. E Fred Wright impara a rifinire quell’enorme talento da fuga che c’ha. E sarebbe davvero libidine. 

In sintesi come sarà il 2023 della Bahrain-Victorious 

I 21 successi del 2022 sono alla portata e a fine stagione potrebbe addirittura fare meglio. Probabilmente però non ci saranno grandi giri o classiche nel palmares.

La bici della Bahrain-Victorious

I corridori della Bahrain-Victorious continueranno a pedalare su biciclette Merida. È dal 2017, da quando la squadra venne creata attorno a Vincenzo Nibali, che l’azienda di Taiwan fornisce le bici (e fino al 2019 era secondo sponsor) al gruppo di Brent Copeland.