Donne e uomini pari sono. La trek-segafredo e il buon esempio che serve

Donne e uomini pari sono. La trek-segafredo e il buon esempio che serve

30/01/2021 0 Di Giovanni Battistuzzi
La Trek-Segafredo ha deciso di aumentare lo stipendio minimo delle donne per equipararlo a quello degli uomini. Per avere nuove regole servono buoni esempi e non solo parole

In questi anni sono state molte le voci, sia dello sport sia della politica, che hanno chiesto parità di trattamento tra il professionismo maschile e femminile. Voci che parlavano di parità di diritti, di necessità di riconoscere al movimento femminile le stesse garanzie minime di quelle maschile. Richieste che si rivolgevano soprattutto ai vertici delle federazioni sportive oppure ai palazzi della politica dello sport.

Richieste condivisibili, necessarie, soprattutto per erodere piano piano la distanza che esiste tra movimento maschile e movimento femminile.

Scrivere nuove regole è sempre stato però un percorso lungo, un labirinto di norme e cavilli dove non è molto semplice far perdere voglia e possibilità di riuscita. Molto spesso però se si vogliono cambiare lo status quo, più che puntare a pretendere nuove norme, si dovrebbe iniziare a pretendere buoni esempi. “Il via al cambiamento non lo può lo sport in generale. Cos’è lo sport? Un insieme di cose fumose. Dire lo sport deve cambiare non vuol dire niente. Sono i protagonisti dello sport a dover cambiare. Il cambiamento deve partire dalle squadre. Solo così si riuscirà a imporre nuove esigenze a chi gestisce lo sport”, disse negli anni Cinquanta Joe Perry, il primo MVP nero della NFL. Furono le franchigie americane, non la lega a favorire una reale integrazione dei giocatori neri nel football americano.

Allo stesso modo nel ciclismo sarà l’esempio delle squadre professionistiche, non l’Uci, solitamente sorda a molte iniziative di buon senso, a parificare le condizioni economiche tra ciclismo maschile e femminile.

Per anni David Lappartient ha promesso riforme. La Trek-Segafredo le ha anticipate e ha aumentato gli stipendi della propria squadra femminile eguagliando il minimo salariale del ciclismo femminile a quello maschile.