Cofidis

11/01/2023 0 Di Giovanni Battistuzzi

Solito copione: volate e caccia della fuga buona. Gli interpreti sono i soliti e sono affidabili, capaci di cogliere il momento e determinati a correre liberi e all’arrembaggio. Movimenteranno le corse, tutte le corse.

Il meglio della Cofidis

Bryan Coquard è un piazzato che quando c’è l’occasione colpisce. Simone Consonni ha iniziato ad avere la consapevolezza di poter vincere ben di più di quello che ha vinto negli ultimi anni. Benjamin Thomas ha capito che non è solo un gregario e un cronoman, ma uno che può fare corsa di testa praticamente su ogni terreno. Axel Zingle ha dimostrato di trovarsi a suo agio tra i migliori nelle corse di un giorno. Victor Lafay ha un gran talento e un problema di fiducia nelle proprie capacità. Ma tanto, tantissimo, girerà al solito attorno a Guillaume Martin. Il francese è corridore che non demorde mai, che considera il ciclismo solo all’attacco, che è capace di soffrire, staccarsi e poi rinascere; che soprattutto va forte da febbraio a ottobre.

Cos’è cambiato

A ventinove anni Jonathan Lastra avrà l’occasione di correre con (più o meno) regolarità nel World Tour. Ed era ora. Perché il basco è un corridore di grande talento, un attaccante da azzardo, uno che trova sempre il modo di essere protagonista. Non vince mai, ma rende le corse migliori. Attenzione ad Axel Mariault: ha 24 anni, ha corso mai a grandi livelli, ma è tutt’altro che un corridore di secondo piano.

Se tutto va bene…

Axel Zingle si trasforma in grande protagonista nelle Ardenne e Guillaume Martin trova le fughe giuste per vincere qualche tappa e stare tra i primi cinque in classifica. Simone Consonni si sblocca e inizia a vincere qualche corsa, magari in qualche corsa italiana. E Lastra, alla prima occasione si sblocca.

In sintesi come sarà il 2023 della Cofidis

La Cofidis viene da diciannove successi nel 2022. Dovrebbe fare peggio, ma tutto dipende dal numero di fughe centrate e portate all’arrivo. Potrebbero non essere poche.