Domenico Pozzovivo è tornato nel gruppo

Domenico Pozzovivo è tornato nel gruppo

07/03/2023 0 Di Giovanni Battistuzzi

Quarant’anni è una buona età per pedalare. Pure per farlo in gruppo, magari con gente di venti anni, a volte pure abbondanti, in meno. È una buona età per pedalare soprattutto quando le gambe girano ancora parecchio bene e quando la strada sale sono molti di più quelli dietro che quelli davanti. Domenico Pozzovivo continua a correre. Lo ha fatto per mesi da solo, forse in compagnia, senz’altro senza un numero appiccicato alle tasche posteriori della maglietta. Lo potrà fare ora anche in corsa: Domenico Pozzovivo è un corridore della Israel-Premier Tech. Lo poteva essere due giorni fa e così muovere le gambe alla Tirreno-Adriatico, ma l’Uci aveva sospeso tutto per “approfondimenti”, a sottoregole del ciclomercato. Approfondimenti andati a buon fine.

Era uscito dal gruppo. Sembrava non ci fosse più posto per lui, nonostante un ottavo posto in classifica all’ultimo Giro d’Italia (diventando il corridore più anziano a concludere la corsa rosa tra i primi dieci, battendo il record di Giovanni Rossignoli che resisteva dal 1924) e un finale di stagione di quelli mica banali: quinto alla Coppa Agostoni-Giro delle Brianze, terzo al Giro dell’Emilia, ottavo alle Tre Valli Varesine.

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Non voleva però uscire dal gruppo, da quel gruppo che ha già visto il saluto di Vincenzo Nibali, che osserva l’atto finale di Thibaut Pinot e di Peter Sagan. Tutti ben più giovani di lui, come se l’età anagrafica contasse davvero con lo scalatore lucano.

Qualcuno però ha pensato che uno così, uno come Domenico Pozzovivo, uno che non molla mai e che su di una bici nonostante tutti gli acciacchi, le cadute, le ossa rotti e gli anni passati poteva fare comodo. C’ha mai fatto troppo caso all’età anagrafica la Israel-Premier Tech: non si mettono sotto contratto quattordici over 30 (quasi la metà) per caso: i direttori sportivi Rik Verbrugghe e Steve Bauer tengono da conto l’esperienza. Buon materiale umano soprattutto per Matthew Riccitello, il giovane talento americano che potrebbe essere tra i protagonisti del futuro nelle grandi corse a tappe.

I piani per il 2023 di Domenico Pozzovivo

Domenico Pozzovivo riprenderà a correre in gruppo alla Settimana Internazionale Coppa e Bartali, il grande appuntamento sarà il Giro d’Italia (l’Israel-Premier Tech ha ottenuto la wild card per partecipare alla corsa rosa.

“Guardando alle nostre ambizioni, crediamo che Domenico Pozzovivo possa rafforzare le nostre prospettive di classifica generale, in particolare al Giro d’Italia. È un combattente collaudato e un corridore che può ottenere eccellenti risultati, è un professionista per eccellenza ed è un piacere averlo alla Israel-Premier Tech e vederlo scendere in campo correndo in casa alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali”, ha confermato il direttore generale della squadra Kjell Carlström.

Domenico Pozzovivo è una cosa sola con la bicicletta

Domenico Pozzovivo non molla, continua, rilancia. È tornato in gruppo, non vede l’ora di tornare a gareggiare, perché è quello che vuole fare, che si diverte a fare, che sa fare. E ancora bene.

Domenico Pozzovivo sa ancora guardare al futuro in bicicletta e immaginarsi nuovi e splendenti finali alternativi. Sa pensare che forse non è troppo tardi ancora per aggiornare il conto delle vittorie fermo al 2017. E pensa a questo perché rispetto al 2019, al 2020, al 2021 sembra ringiovanito e non invecchiato, ha raggiunto la serena consapevolezza di quello che può fare e dove può arrivare.

È una cosa sola con la bicicletta ormai Domenico Pozzovivo. Corre ancora per questo. Perché non vale la pena rinunciare alle cose belle, a quelle che fanno star bene. E una bicicletta è una cosa bella, che fa stare benissimo.