Giro d’Italia – Il sogno andato a male di Landa

Giro d’Italia – Il sogno andato a male di Landa

12/05/2021 0 Di Giovanni Battistuzzi

A volte il risveglio è un pugno in faccia. Succede anche quando non si stava sognando, ma soltanto procedendo tranquillamente verso l’obbiettivo che ci si era prefissati. Mikel Landa è uno che non si perde dietro ai sogni, sa che nulla giunge per caso, che c’è bisogno di costanza e abnegazione. E un po’ di immaginazione, quella giusta per realizzare il coup de théâtre, l’invenzione scenica capace di stupire ciò che gli sta attorno.

Mikel Landa si era concentrato su questo Giro d’Italia, aveva iniziato a costruire il suo momento, quello che aspettava da una carriera, ma che ancora non era riuscito a realizzare appieno. Sapeva che questo era l’anno giusto, non tanto perché gli altri fossero sbagliati, ma perché non poteva permettersi ulteriori ritardi. A 31 anni e con quel marasma di giovanotti pronti a prendersi ogni cosa, di tempo non è che ne rimaneva molto.

Pochi giorni prima del via del Giro d’Italia aveva detto a Eurosport che “non sogno la vittoria, so soltanto che devo fare del mio meglio per riuscirci. Ho lavorato bene, sono fiducioso”.

I sogni gli ha archiviati, ridotti a ricordi di tempi bambini. Eppure il basco a meno di cinque chilometri dal termine della quinta tappa del Giro d’Italia si è ritrovato, suo malgrado “in un brutto sogno andato a male”, tra le note di Bad Dream dei Violent Femmes.

I’m living in a bad dream gone bad / I’m living in a bad dream that’s sad / I’m supposed to be feeling better by now / What the hell is taking me so long?

Uno spartitraffico, un uomo della sicurezza del Giro che lo segnalava, il gruppo che si apre, Joe Dombrovski che non riesce a scansarlo, il patatrac. La bicicletta dell’americano lo centr. L’impatto, il volo, la caduta. La fine di ogni cosa. L’ambulanza a sugellare tutto.

This is not happening to me / I say so / I’m supposed to be a better person by now / What the hell is taking me so long?

Landa si è fermato a Cattolica, ben prima della volata vinta da Caleb Ewan davanti a Giacomo Nizzolo ed Elia Viviani.

Mikel Landa si è fratturato la clavicola e diverse costole. Del suo Giro rimarrà l’allungo verso Colle Passerino, quello che ha sgranato il gruppo, che ha diviso per la prima volta i pretendenti alla maglia rosa.

Il Giro d’Italia ripartirà da Grotte di Frasassi con Alessandro De Marchi ancora in maglia rosa. Si arrampicherà ancora, ma senza uno dei migliori scalatori in gruppo.


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