
Se Nizzolo non vince è colpa della scienza. Ecco cosa dice uno studio
25/05/2016Non è colpa sua. E’ inutile lamentarsi, scervellarsi, imprecare o cose del genere. Non è colpa sua. Ora finalmente anche la scienza viene in soccorso al povero Giacomo Nizzolo, che anche oggi a Cassano d’Adda si è piazzato secondo. Tra le pianure lombarde della 17esima tappa del Giro è stato sopravanzato dal lungagnone tedesco Roger Kluge, uno che non è brocco certo, ha pur vinto un argento olimpico a Pechino 2008 su pista, nella gara a punti, ma che non centrava una volata buona più o meno dal 1957. L’ultima, come ricorda il buon Beppe Conti fu infatti a un Giro della Ddr nella quale precedette sua maestà Rik Van Looy grazie a un traino più o meno voluto di una Trabant Turbo sport.
Ma non è questo il punto. Il punto è che finalmente i gran dottoroni chiamati da Poldo per analizzare il perché un velocista così forte si piazzi sempre dal secondo posto in giù hanno consegnato alla giuria il verdetto delle loro ricerche: Giacomo Nizzolo è affetto da una strana forma di malattia, la piazzìte. Tale malattia, che non dà problemi nella vita normale, però provoca in corsa uno strano fenomeno di gravitazione sballata che accelera il moto degli avversari e, conseguentemente, penalizza il corridore affetto. E non c’è cura che la può curare.
E’ per questo che Poldo e tutta la giuria hanno deciso di modificare le regole della corsa. Al prossimo sprint, quello finale di Torino. Nizzolo verrà lanciato direttamente da Valentino Rossi con la sua Yamaha. I test si sono effettuati al Mugello lo scorso fine settimana.
E non hanno dato esiti confortanti: il motore della 46 si è rotto.