Girodiruota è in libreria
07/05/2014 0 Di Giovanni BattistuzziUn anno fa, di questi tempi, Girodiruota scendeva in strada. Pedalando sulla mia Wilier ho risalito l’Italia, o almeno quella parte di Paese che ho potuto vedere. Da Napoli a Brescia, poco più di 1200 chilometri, uno spaccato di Italia ciclistica, di Italia a pedali, almeno per quanto mi riguarda, di Italia che si muove. Sono state tre settimane di rincorsa al Giro d’Italia, visto sfrecciare via nella cronometro a squadre, ripeso, anzi anticipato, sul traguardo di Brescia. L’ho visto di rimando per ventuno giorni, sugli schermi dei bar (Sport, quando li ho trovati), tra appassionati da sedia, gente incredibile, memoria. Nella città lombarda sono arrivato per primo. Su questo non c’è dubbio. Certo ho barato, ho tagliato. Ma non è più sensato percorrere l’ipotenusa rispetto ai due cateti? Certamente, senza alcun dubbio. Il problema è che nel ciclismo non c’è nulla di sensato e la sua bellezza sta proprio qui, nell’andare avanti, nel pedalare facendo una fatica bestia senza badare al “così è più intelligente” o al “così è più facile”.
Un anno dopo “l’insensata prova di forza di un imbecille che si crede il re della strada”, così mi apostrofò un tale commentando l’articolo di Cinzia Franceschini su ilfattoquotidiano.it, Girodiruota è diventato qualcos’altro: da quattro parole messe su un blog, si è trasformato e diventato lettere nere su carta bianca. A rendere possibile il grande salto è stata Stampa Alternativa – Nuovi Equilibri. Riscrivere ciò che avevo scritto è stato un secondo viaggio nell’Italia. Tutto ciò che è accaduto in quelle tre settimane è stato rivisto seguendo i flussi della memoria, flussi che vanno un po’ per la loro strada, che riprendono, rivisitano, ampliano e ridisegnano. La storia è la stessa, a cambiare sono le storie che questa contiene. Nel libro prendono forma in maniere più nitida personaggi passati, ciclisti vecchi e nuovi, le loro esistenze, i loro percorsi. Storie che si inseguono uniti da un unico amore, che poi è quello che mi ha spinto ad intraprendere tutto ciò, quello per la bicicletta.
Se non sapete cosa sia Girodiruota, può succedere, potete leggere un rapido sunto di quanto è successo sul sito di Linkiesta dove ho tenuto una piccola rubrica itinerante.
Ora Girodiruota lo potete trovare il libreria, o su internet.
Se lo volete acquistare lo potete trovare sul sito di Stampa Alternativa su Amazon su La Feltrinelli su Ibs