Guida alla Settimana internazionale Coppi e Bartali 2023

Guida alla Settimana internazionale Coppi e Bartali 2023

20/03/2023 0 Di Giovanni Battistuzzi

Cinque giorni, quattro tappe insidiose, difficili, un su e giù continuo; tre tappe con circuiti finali buoni per la logistica, la sicurezza dei corridori, la razionalizzazione degli spazi e degli spostamenti; due le salitelle a doppia cifra da scalare alla penultima tappa, probabilmente quella decisiva; una cronometro. A dare i numeri questa è la sintesi della Settimana internazionale Coppi e Bartali 2023.

E a far la sintesi della sintesi probabilmente la Settimana internazionale Coppi e Bartali è la breve corsa a tappe più indicata per mettere a punto la gamba in previsione delle grandi classiche del nord. Perché se in Spagna si cerca, ormai da qualche anno, di trasformare ogni corsa in un evento, si prova a creare tappe spettacolari per strizzare l’occhio alle dirette tv, in Emilia-Romagna, il G.S. Emilia, l’organizzatore della cinque giorni ciclistica, ha ancora la capacità di disegnare percorsi impegnativi e soprattutto funzionali al periodo e al contesto. Insomma, c’è ancora la capacità di pensare alla propria corsa come gare funzionale a qualcosa e non soltanto una corsa e basta (con ovvi eccessi di autoesaltazione). E questo è un pregio, non un demerito.

Tappe non troppo lunghe, da 2.300 a 3.200 metri di dislivello, strappi buoni per fare selezione e non troppo vicini al traguardo, sono un biglietto da visita di quelli che ingolosiscono. Perché è su terreni del genere che il ciclismo negli ultimi anni ha fornito le sue prestazioni migliori. Mettere sotto le ruote più dislivello, più chilometri e salite più lunghe, non sempre garantisce vivacità alle corse, soprattutto non aggiungono niente a corse di una settimana (a patto che non si chiamino Giro di Romandia, Tour of the Alps, Critérium du Dauphiné o Giro di Svizzera, insomma quelle occasioni per provare la gamba nei grandi giri).


Le tappe della Settimana internazionale Coppi e Bartali 2023

1martedì 21 marzo 2023Riccione – Riccione162.70 Km
2mercoledì 22 marzo 2023Riccione – Longiano173.25 Km
3giovedì 23 marzo 2023Forlì – Forlì (Velodromo)140.00 Km
4venerdì 24 marzo 2023Fiorano Modenese – Fiorano Modenese169.80 Km
5sabato 25 marzo 2023Carpi (cronometro individuale)18.75 Km

1a tappa

Tutte le altimetrie di questo articolo sono state scaricate dal sito LaFlammeRouge. Qui trovate tutti le altimetrie interattive e le planimetrie della Settimana Internazionale Coppi e Bartali

2a tappa

3a tappa

4a tappa

5a tappa

Settimana internazionale Coppi e Bartali 2023. Chi tenere d’occhio

Alla Settimana internazionale Coppi e Bartali quest’anno ci sarà Domenico Pozzovivo, al rientro in gruppo dopo aver trovato un ingaggio con la Israel-Premier Tech. C’è anche (e forse soprattutto) una gran bella gioventù da vedere in azione. A partire da Leo Hayter della Ineos-Grenadier e Thomas Gloag e Loe van Belle della Jumbo-Visma.

Il primo è inglese, abbastanza veloce, regge bene gli strappi, va forte a cronometro e in salita, uno che potenzialmente può vincere tutto, ma staremo a vedere.

Anche il secondo è inglese, va forte in salita, a cronometro se la cava, soprattutto è tenace, non molla mai e ha già dimostrato di avere una capacità eccezionale ad adattarsi alle situazioni di corsa e leggerle per cavarne fuori il massimo. Forse non è un fenomeno, ma ce ne sono pochi in giro con la sua sagacia ciclistica.

Il terzo è un olandese, fa ancora un po’ fatica sulle lunghe salite, ma, dicono dai Paesi Bassi, abbia resistenza e capacità di recupero da grande corridore e parecchia intelligenza tattica: insomma, un Joao Almeida, ma che sa entrare nelle azioni giuste.

Non ci sono solo questi tre però in gruppo. La Soudal-Quick Step schiera William Junior Lecerf, che è uno scalatatore che ci sa fare, e bene, pure nelle tappe miste, che ha il merito di saper stare bene in gruppo. Poi ci sono Davide Piganzoli della Eolo-Kometa e Giovanni Aleotti della Bora-hansgrohe. Sono tutti e due giovani, bravi in salita, buoni per far superare all’Italia il momentaccio nelle grandi corse a tappe. Il primo ha voglia di imporsi e velocemente. Il secondo sta crescendo piano piano in una squadra che sta capendo, utilizzandolo da gregario, quanto può puntare su di lui. E questo potrebbe essere un bene. Quando nel 2021 Aleotti è passato professionista aveva già dimostrato talento, ma anche qualche mancanza di troppo per essere uno da altissima classifica. Alla Bora stanno cercando di limare queste mancanze.

Attenzione infine a Felix Engelhardt del Team Jayco AlUla. Il tedesco sa fare tutto, va forte su ogni terreno e ha la capacità di leggere le situazioni di corsa e sfruttarle a suo favore.

I partecipanti alla Settimana internazionale Coppi e Bartali 2023

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