Intermarché-Circus-Wanty 

Intermarché-Circus-Wanty 

11/01/2023 0 Di Giovanni Battistuzzi

Correre alla giornata e avere fiducia, una fiducia smisurata, negli uomini che si hanno a disposizione, anche perché il budget è quello che è, cioè poco rispetto alle altre. Alla base della Intermarché ci sono i soliti capisaldi. L’anno scorso hanno funzionato assai bene. Ripetersi è però sempre parecchio complicato.  

Il meglio della Intermarché-Circus-Wanty

È rimasto Biniam Girmay e questo basta e avanza per una squadra che di certezze ne ha poche se non quella di dovere sfruttare al massimo le occasioni che avrà a disposizione. L’eritreo l’anno scorso ha vinto la Gent-Wevelgem e al Giro d’Italia, poi è tornato competitivo nel finale di stagione dopo il fattaccio di Jesi, quando il tappo della bottiglia di prosecco lo ha colpito nell’occhio sul podio di Jesi. Ha insomma dimostrato di non essere soltanto una bella storia primaverile, ma un corridore capace di essere competitivo su ogni tracciato mosso. Al suo fianco avrà una squadra abile a ricucire, ma soprattutto a non dover ricucire. Perché l’Intermarché è formazione d’attacco, con passisti capaci di rendere durissimo l’inseguimento. Louis Meintjes è intenzionato – raccontano di averlo visto allenarsi come raramente aveva fatto – a continuare a correre da protagonista (anche perché in scadenza di contratto) e potrebbe ripetersi nei grandi giri. Lorenzo Rota è invece chiamato non solo a una riconferma, ma anche a un passo in avanti: le capacità ce le ha, spesso gli è mancata la consapevolezza di averle.

Cos’è cambiato 

Sono partiti in tanti, Alexander Kristoff su tutti. Ma anche Quinten Hermans, Jan Hirt (che dopo un gran Giro d’Italia ha trovato un contratto alla Soudal-Quick Step come supporto a Remco Evenepoel) e Andrea Pasqualon (che proverà a fare bene al Nord alla Bahrain-Victorious). È arrivata gente valida e volenterosa di rivincite e che potrebbe inserirsi benissimo nel modo di correre dell’Intermarché. Lilian Calmejane ha una voglia matta di tornare a correre libero come faceva alla Direct Energie; Rui Costa è corridore che ha bisogno di poca gente attorno; Niccolò Bonifazio è il più che velocista che serviva alla squadra per ampliare le tattiche di corsa. A dar manforte a tutti c’è anche Mike Teunissen, un corridore che lavora per due e quando ha l’occasione si piazza in volata. 

Se tutto va bene… 

Biniam Girmay si ripete e si migliora, magari con un pensiero al Limburgo e a quella corsa che sembra fatta a sua immagine. Louis Meintjes si conferma tra i dieci di un grande giro e Calmejane si riscopre magnifico interprete di fughe. Teunissen si scopre anche velocista vincente. La speranza vera però è un anno incredibile di Taco van der Hoorn: tra i dieci alla Roubaix e almeno un paio di volte con le mani alzate davanti e lontano da tutti. 

In sintesi come sarà il 2023 della Intermarché-Circus-Wanty

Ripetere il 2022 sarà difficilissimo: ventiquattro vittorie questa squadra non le ha in cantiere. Ma non ce le avrebbe dovute avere nemmeno l’anno scorso. Quindi vedremo.

La bici della Intermarché-Circus-Wanty

Anche nel 2023 i corridori della Intermarché-Circus-Wanty correranno su biciclette Cube.