Jumbo-Visma 

Jumbo-Visma 

14/01/2023 0 Di Giovanni Battistuzzi

È la squadra più forte, quella da battere, quella che può potenzialmente vincere ogni corsa. Anche perché ci corre Wout van Aert. Ha cambiato poco, ma quel poco ha migliorato ancor più un’intelaiatura già eccellente.  

Il meglio della Jumbo-Visma 

Wout van Aert. Sembra strano, ma sinora il belga ha vinto solo una classica monumento, la Milano-Sanremo del 2020 – quella del grande tradimento della Riviera più interessata alle spiagge che alle biciclette -, e nessuna della campagna del Nord. Un evidente errore storico che deve essere cancellato. È uno dei pochi corridori che ha le capacità di vincere sia nelle Fiandre che nelle Ardenne ed è convinto di potercela fare. Poi si dedicherà a vincere più tappe possibili al Tour de France per portare a casa un’altra maglia verde. Jonas Vingegaard ritornerà in Francia per dare vita al terzo atto della sua personalissima sfida con Tadej Pogacar. Nella Grande Boucle dell’anno scorso ha dimostrato di essere il migliore scalatore in circolazione (ma quest’anno tornerà anche Egan Bernal dopo l’incidente di un anno fa) Avrà al suo fianco uno squadrone (ma pure lo sloveno), ulteriormente rafforzato nonostante l’addio al ciclismo di Tom Dumoulin. Primoz Roglic invece punterà sul Giro d’Italia. Ha bisogno di vincerlo, di avere un altro successo che dica chiaramente che non è un corridore solo da Vuelta. Lo pensano in pochi, ma forse lui è il primo. Il resto è una squadra quasi perfetta, con pure un velocista in rampa di lancio e capace di fare tutto da solo. Olav Kooij è lo sprinter che è più migliorato l’anno scorso. Vorrebbe un grande giro per dimostrarlo. Sarà difficile. Potrebbe iniziare a farlo però anche in corse di un giorno: perché non è solo veloce, ha pure fondo e gli strappi li regge meglio di tanti. Christophe Laporte è diventato un corridore strepitoso, ha maturato fiducia, ha sviluppato una capacità di leggere le corse come ce ne sono pochi in giro, e poi, soprattutto, tira, insegue, aiuta, attacca e sa vincere. Era un velocista resistente, ora è molto di più.

Cos’è cambiato 

Dylan van Baarle, arrivato dalla Ineos Grenadiers, amplierà le possibilità di vincere sulle pietre del Nord. Jan Tratnik è un acquisto (dalla Bahrain-Victorous) di enorme importanza per tutta la stagione visto che fa il lavoro di due corridori sia sul pavé, sia nei grandi giri, sia ovunque. E per le tre settimane è arrivato anche Wilko Kelderman dalla Bora-hansgrohe, uno che poteva fare alta classifica, ma che ha capito che rende meglio da spalla di un capitano. Sia questo Vingegaard o Roglic poco importa. E attenzione a Thomas Gloag: ne sentiremo parlare. 

Se tutto va bene… 

Wout van Aert mette in fila Gent-Wevelgem, Ronde e Roubaix, conquista almeno un paio di tappe in Francia e finisce per coprire la maglia di campione belga con quella di campione del mondo. Poi Roglic vince il Giro e Vingegaard concede il bis al Tour. Nel mezzo Kooij diventa il velocista più vincente della stagione e van Baarle si prende l’Omloop Het Nieuwsblad e l’E3.  

In sintesi il 2023 della Jumbo-Visma 

Il 2022 la Jumbo-Visma l’ha chiuso con 48 vittorie. Un bottino che può essere raggiunto, e pure migliorato anche quest’anno. Nel gruppo di Merijn Zeeman ci sono corridori di enorme qualità, capaci di vincere ovunque, animati soprattutto dalla convinzione di non avere dato ancora il meglio. Almeno una classica monumento e un grande giro potrebbe essere loro. 

La bicicletta della Jumbo-Visma

La Jumbo-Visma pedalerà ancora su bici Cervélo.