La bella Italia del Tour de France 2024

La bella Italia del Tour de France 2024

21/12/2022 0 Di Giovanni Battistuzzi

Verrebbe voglia che fosse già il 2024, luglio del 2024. Perché due tappe così, le prime due del Tour de France 2024 che partirà da Firenze (per la prima volta nella storia della Grande Boucle dall’Italia), sono state disegnate per essere un promessa di gran ciclismo.

Perché iniziare subito con la Firenze-Rimini, con tanto del meglio che l’Appennino Tosco-emiliano e il pre-appennino ha da offrire, vuol dire mettere le cose in chiaro: il Tour de France non si è spostato in Italia per fare una passeggiata turistica, ma per concedere a tutti gli appassionati (e non) di questo sport uno spettacolo di altissima qualità. Barbotto, San Leo, Montemaggio e San Marino in fila e in cinquantotto chilometri, prima di una ventina scarsa di chilometri di piano buono per corse e soprattutto rincorse, sono una dichiarazione d’intenti: serve convinzione e faccia tosta, pelo sullo stomaco e fantasia.

Stesse qualità che serviranno il giorno dopo verso Bologna. Quella di Montecalvo è salita tosta, quella che porta al santuario di San Luca, che verrà affrontata due volte è uno spettacolo prolungato da quel pianoro oltre la basilica della Madonna di San Luca che va verso Monte Albano.

Un inizio in salita, su strade che puntano cattive all’insù, aperte a tutti i colpi di mano possibile. Anche al controllo e al nulla.

Un fine settimana di Tour che si fa Giro, ma che esalta ciò che a volte il Giro d’Italia non riesce a esaltare fino il fondo, contorcendosi in autocompiacimento che non sempre sfocia nello spettacolo.

Non per fare gli antitaliani o i filofrancesi, gli esterofili a tutti i costi. Ma il Giro dovrebbe prendere spunto, prendere il meglio, evitare quell’atteggiamento che lo sta rimpicciolendo.

Perché anche la terza tappa, una tappa per velocisti è pensata per unire riprese tv e pubblico, offre scenari meravigliosi tra Oltrepo, Monferrato e Langhe. Una cartolina turistica in bicicletta offerta in mondovisione.

Cosa ci offrirà il Tour de France 2024 ripartendo da Pinerolo lo scopriremo col tempo. Per ora ci si può accontentare di questo piccolo preambolo.

Il Tour del 2024 è ancora distante. C’è ancora quello del 2023 da vedere, e se sarà come quello di questa stagione ci sarà da divertirsi un sacco.


Quello del 2024 sarà il 26esimo Tour de France che partirà dall’estero. La prima partenza fuori dal territorio francese fu da Amsterdam nel 1954. Con 6 Grand Départs, i Paesi Bassi sono il paese che ha ospitato più volte l’avvio della Grande Boucle. Seguono Belgio (5) e Germania (4). L’Italia è l’undicesimo paese che ospiterà l’avvio. Il Tour ha già varcato le Alpi per farvi tappa dodici volte: la prima nel 1948, a Sanremo, l’ultima nel 2011, a Pinerolo. Straordinario fu l’arrivo in solitaria di Fausto Coppi al Sestriere nel 1952. E quella tappa di Claudio Chiappucci…