Matthews vince in rosa, Pozzovivo si ritira, ma il Giro rischia di fermarsi a Sestri
11/05/2015Il Giro d’Italia rischia di fermarsi a Sestri Levante. E’ successo tutto dopo la fine della tappa.
Intanto la cronaca. In sintesi. Vanno in fuga in 25, se ne perdono per strada un po’, alla fine rimangono in pochi in cima al Barbagelata, ultimo Gpm di giornata. Discesa e gruppo compatto a circa tre chilometri dall’arrivo, è sprint. Qui parte bene Felline, che si sente già il vincitore, ma la maglia rosa Michael Matthews, lo sberleffa ai 50 metri dal traguardo e vince. Chapeau. Sprint esemplare considerando che era chiuso che più chiuso non si può ai meno 250 metri. Felline è incazzatissimo: “La miss con il fiocco tra i capelli l’avevo vista prima io”.
Ancora cronaca: Pozzovivo giù dall’ultima erta, cade, picchia la faccia, ci fa prendere un colpo a tutti, saluta il Giro, ma per fortuna sta bene. Pozzo dal dispiacere ha deciso di aderire al movimento, qualsiasi esso sia, di Civati. Pippo lo ha chiamato per ringraziarlo, sente che con il suo contributo potrà vincere le elezioni. Pippo ci crede. Ha già in testa qualche nome per essere vincente. Schiererà: Fassino in porta, perché è l’unico che arriva alla traversa; Centrali difensivi Rosi Bindi, Ed Miliband e Clemente Mastella, che tanto nessuno ormai vuole avvicinarsi a loro; regista: Massimo D’Alema, per l’eleganza del baffo; mediano tenace: Roberto Speranza; esterni di centrocampo: Gianni Morandi e Biagio Antonacci, perché bisogna dare voce alla società civile; fantasista: Sandro Bondi, che di fioretto e di poesia farà la differenza; mezza punta: Renato Brunetta, perché mezzo è: prima punta Nichi Vendola, che è meglio che stia davanti. Modulo dedicato a Alberto Zaccheroni che è l’idolo di tutta la sinistra che vuole il governo. Poldo sarà l’addetto stampa. In panchina tutti gli ex grillini ora non più grillini, ma grillini dentro: si vendono le partite, ma possono servire.
Comunque la notizia è un’altra. Il Giro potrebbe non ripartire.
In tutta la Liguria sono infatti arrivati a centinaia di migliaia. Protestano, occupano strade, minacciano, urlano: “Basta boicottaggi al Giro”.
Il motivo? E’ tutta colpa dell’embargo alla fuga commissionato dall’organizzazione a Marco Bandiera. E’ sicuramente andata così, dicono tutti, perché non è mai successo nella storia del ciclismo che l’atleta dell’Androni non abbia centrato almeno una fuga ogni due giorni.
Assieme ai tifosi di Bandiera c’era anche Poldo che si lamentava con l’organizzazione per non aver invitato Enrico Gasparotto e . Alle proteste grida di Poldo sono giunti in Liguria anche i tifosi dell’atleta della Wanty, circa 12 milioni e mezzo in fila per 15 con il riporto di un po’.
Al momento è tutto un casino, non si capisce niente. Il fatto certo è che se il Giro non riparte da Sestri è per una buona ragione