
Parigi-Roubaix. Tutti i settori di pavé
15/04/2022È l’unica corsa nella quale non serve guardare l’altimetria. Il profilo altimetrico lassù non conta, non interessa a nessuno. È un salire e scendere continuo, ma dolce, quasi impercettibile, come va in Francia, dove la pianura è decisamente meno pianura che in Italia, e anche la collina, almeno lassù, è meno collina. Ben di più conta la planimetria, ma dal centesimo chilometro in poi. Prima è un arco fatto di tanti drittoni, poche curve, diverse rotonde infide. Poi si entra in una spezzata che punta a nord, ma per finta, scegliendo la via più lunga possibile. Un inseguirsi di angoli retti, di cambi di direzioni violenti, un girovagare duro per dure campagne. Una ricerca di scomodità, di pietre che sono resistite alla modernità. Uno schiaffo al buon senso. Perché questo sono i settori di pavé della Parigi-Roubaix, uno schiaffo al buon senso. La meraviglia nel ciclismo però non è mai comoda e quasi mai segue i noiosi dettami del buon senso.
La Parigi-Roubaix è un sottrarre chilometri che sottraggono settori che moltiplicano vibrazioni e fastidi.
La si sente ovunque la Roubaix. Sulle gambe, sulle mani, sulle braccia e poi a risalire fino alle spalle e poi a ridiscendere sino alle chiappe. Sono totalizzanti, forse totalitarie. Le regole le dettano loro. Non si può far altro che accettarle.
E se le si accetta si inizia la sottrazione. Da trenta a uno. Da Troisvilles, lì dove l’asfalto si fa pavé per la prima volta (va così dal 1987, da quando Jean Stablinski fece scoprire agli organizzatori quella striscia di pietre che si era salvata chissà come dall’asfaltatura) a Roubaix.
Un calare di cifre, che è un’attesa. E una sola certezza. Al settore 19 tocca stare davanti. Perché il gruppo che entra nella Foresta di Aremberg non è mai quello che esce dalla Foresta di Aremberg. E bisogna uscirci presto, il prima possibile.

i settori di pavé della Parigi-Roubaix
30 : Da Troisvilles a Inchy (km 96,3 – 2,2 km) ***
29 : Viesly a Quiévy (km 102,8 – 1,8 km) ***
28 : da Quiévy a Saint-Python (km 105,4 – 3,7 km) ****
27 : Saint-Python (km 110,1 – 1,5 km) **
26 : Da Vertain a Saint-Martin-sur-Écaillon (km 117,9 – 2,3 km) ***
25 : Haussy (km 123.7 – 0.8 km) **
24 : Da Saulzoir a Verchain-Maugré (km 130,6 – 1,2 km) **
23 : Da Verchain-Maugré a Quérénaing (km 134,9 – 1,6 km) ***
22 : da Quérénaing a Maing (km 137,6 – 2,5 km) ***
21 : Maing a Monchaux-sur-Ecaillon (km 140,7 – 1,6 km) ***
20 : Haveluy a Wallers (km 153.7 – 2.5 km) ****
19 : Trouée d’Arenberg (km 161.9 – 2.3 km) *****
18 : Da Wallers a Hélesmes (km 167,9 – 1,6 km) ***
17 : Da Hornaing a Wandignies (km 174.7 – 3.7 km) ****
16 : Warlaing a Brillon (km 182.2 – 2.4 km) ***
15 : Tilloy a Sars-et-Rosières (km 185,6 – 2,4 km) ****
14 : Beuvry-la-Forêt a Orchies (km 192 – 1.4 km) ***
13 : Orchies (km 197 – 1.7 km) ***
12 : Auchy-lez-Orchies a Bersée (km 203.1 – 2.7 km) ****
11 : Mons-en-Pévèle (km 208,6 – 3 km) *****
10 : Da Mérignies ad Avelin (km 214.6 – 0.7 km) **
9 : Da Pont-Thibault a Ennevelin (km 218 – 1,4 km) ***
8 : Templeuve – L’Epinette (km 223,4 – 0,2 km) *
8 : Templeuve – Moulin-de-Vertain (km 223.9 – 0.5 km) **
7 : Da Cysoing a Bourghelles (km 230,3 – 1,3 km) ***
6 : Da Bourghelles a Wannehain (km 232.8 – 1.1 km)
5 : Camphin-en-Pévèle (km 237.3 – 1.8 km) ****
4 : Carrefour de l’Arbre (km 240 – 2.1 km) *****
3 : Gruson (km 242.3 – 1.1 km) **
2 : Da Willems a Hem (km 249 – 1,4 km) **
1 : Roubaix – Espace Charles Crupelandt (km 255,8 – 0,3 km) *
I settori di pavé della Parigi-Roubaix istruzioni per l’uso
30) DA TROISVILLES A INCHY
Al km 96.3; Lunghezza: 2,2 km; Difficoltà: ***
29) DA VIESLY A QUIÉVY
Al km 102,8; Lunghezza: 1,8 km; Difficoltà: ***
28) DA QUIÉVY A SAINT-PYTHON
Al km 105,4; Lunghezza: 3,7 km; Difficoltà: ****
27) SAINT-PYTHON
Al km: 110,1; Lunghezza: 1,5 km; Difficoltà: **
Dovrebbe esser gemellato con Sanremo. Saint–Python non esiste, è una storpiatura dovuta a un errore di trascrizione nel 1300 circa. Quando lo fecero notare al sindaco di allora, era la metà dell’Ottocento, il primo cittadino chiamò la comunità in piazza. La quasi totalità della cittadinanza disse che Saint-Python era bello e originale e che se il paese si era chiamato così per cinquecento anni, così doveva continuare a chiamarsi.
26) DA VERTAIN A SAIN-MARTIN-SUR-ÉCAILLON
Al km 117,9; Lunghezza: 2,3 km; Difficoltà: ***
È uno dei pochi settori dove la strada sale. Piano, poco, ma sale.
25) HAUSSY
Al km 123,7; Lunghezza: 0,8 km; Difficoltà: **
24) DA SAULZOIR A VERCHAIN-MAUGRÉ
Al km 130,6; Lunghezza: 1,2 km; Difficoltà: **
23) DA VERCHAIN-MAUGRÉ A QUÉRÉNAING
Al km 137,6; Lunghezza: 1,6 km; Difficoltà: ***
22) DA QUÉRÉNAING A MAING
Al km 137,6; Lunghezza: 2,5 km; Difficoltà: ***
A Maing Vincent van Gogh ci finì un po’ per caso e un po’ perché l’amico Paulus van Görlitz gli disse che era un posto strano, con strane presenze e con alcune fontanelle che illuminavano l’immaginazione. Una di queste nel 1934 fu chiusa e la fonte prosciugata. Conteneva tracce di muscarina, un alcaloide che se assunto in piccole quantità può avere effetti allucinogeni.
21) DA MAING A MONCHAUX-SUR-ÉCAILLON
Al km 140,7; Lunghezza: 1,6 km; Difficoltà: ***
20) DA HAVELUY A WALLERS
Al km 153,7; Lunghezza: 2,5 km; Difficoltà: ****
Deve prendersela con la Foresta di Arenberg, deve odiarla proprio la Foresta di Arenberg. Non fosse per lei si inizierebbe qui a fare la corsa.
19) FORESTA DI ARENBERG
Al km 161,9; lunghezza: 2,3 km; difficoltà: *****
All’arrivo mancano 93 chilometri, ma non importa. È lo spartiacque, il benvenuto all’Inferno. La Foresta di Arenberg è un pugno in pieno volto. Ci vuole abilità a incassarlo. È un agguato di briganti, che si sa benissimo che arriverà, ma che si sa altrettanto bene che non si può evitarlo.
18) DA WALLERS A HÉLESMES
Al km: 167,9; Lunghezza: 1,6 km; Difficoltà: ***
Vincenzo Nibali se lo ricorda bene questo settore di pavé. Anche se al contrario. Ci vinse un pezzo di Tour de France qui.
17) DA HORNAING A WANDIGNIES
Al km 174,7; Lunghezza: 3,7 km; Difficoltà: ****
Tremilasettecento metri sulle pietre, e pure stortarelle. Ce ne sono di peggiori, ma quando si esce a Wandignies si è talmente ben carburati che si inizia a volerne ancora di pietre. Ma questo lo diceva Tom Boonen, e probabilmente non vale per tutti.
16) DA WARLAING A BRILLON
Al km 182,2; Lunghezza: 2,4 km; Difficoltà: ***
15) DA TILLOY A SARS-ET-ROSIÈRES
Al km 185,6; Lunghezza: 2,4 km; Difficoltà: ****
14) DA BEUVRY A ORCHIES
Al km: 192; Lunghezza: 1,4 km; Difficoltà: ***
Fino al 2007 non c’era. E non solo nel percorso della Parigi-Roubaix, non esisteva proprio. È un’invenzione recente, ma dicono che qui le pietre ci fossero un tempo. Quindi si tratterebbe di una restituzione. Chissà.
13) ORCHIES
Al km 197; Lunghezza: 1,7 km; Difficoltà: ***
12) D’AUCHY A BERSÉE
Al km 203.1; Lunghezza: 2,7 km; Difficoltà: ****
Dicono che sia buono solo per preparare il settore di Mons-en-Pévèle, ma è solo cattiva fede, diceria buona per il sentito dire. È un bel saltellare sulle pietre, alla faccia dell’antonomasia.
11) MONS-EN-PÉVÈLE
Al km 208,6; Lunghezza: 3 km; Difficoltà: *****
Vicino a Mons-en-Pévèle, soggiornò per un paio di settimane Georges Simenon. In zona si faceva lunghe camminate fumando la pipa alla ricerca di storie da scrivere. Era quello un momento nel quale doveva ragionare e trovare l’ispirazione per scrivere, perché sentiva di non avere nulla da dire. Era l’ottobre del 1933 e per uno come lui che non passava giorno senza buttar giù qualcosa, due settimane di vuoto erano un’infinità di tempo. Portò con sé la macchina da scrivere e finì, non si sa perché, nelle campagne attorno a Thumeries. Fu la scelta giusta. In due settimane lì, buttò giù l’intelaiatura di sei racconti di Maigret e un mezzo romanzo. Mons-en-Pévèle in un modo o nell’altro fa sempre la differenza.
10) DA MÉRIGNIES A AVELIN
Al km 214,6; Lunghezza: 0,7 km; Difficoltà: **;
9) DA PONT-THIBAUT A ENNEVELIN
Al km 218; Lunghezza: 1,4 km; Difficoltà: ***
8/A) TEMPLEUVE (L’ÉPINETTE)
Al km: 223,4; Lunghezza: 0,2 km; Difficoltà: *
8/B) TEMPLEUVE (MOULIN-DE-VERTAIN)
Al km 223,9; Lunghezza: 0,5 km; Difficoltà: **
7) DA CYSOING A BOURGHELLES
Al km 230,3; Lunghezza: 1,3 km; Difficoltà: ***
Ben prima della Roubaix Bourghelles raggiunse una certa notorietà in Francia, o meglio a Parigi, a causa di un ghiribizzo, al limite della truffa. Erano gli anni Ottanta dell’Ottocento e i parigini iniziavano a fare le prime uscite campestri fuori porta. In quel periodo Jean Algannard, un ricco signore che viveva a Bourghelles, si professava del tutto scettico sulla possibilità della stampa di indirizzare il pensiero dei lettori. Lo scrittore Alphonse Daudet, suo caro amico, sosteneva il contrario. Agannard sosteneva i giornali erano talmente inutili che nemmeno la notizia di un tesoro immenso avrebbe spinto qualcuno sino a lì. Daudet allora pensò che l’amico andava convinto. Sul Figaro pubblicò un racconto nel quale raccontava non di un tesoro, ma della bellezza delle donne di Bourghelles. Nel paesino giunsero in tanti, ben vestiti e ben sbarbati e profumati.
6) DA BOURGHELLES A WANNEHAIN
Al km 232,8; Lunghezza: 1,1 km; Difficoltà: ***
5) CAMPHIN-EN-PÉVÈLE
Al km 237,3; Lunghezza: 1,8 km; Difficoltà: ****
4) CARREFOUR DE L’ARBRE
Al km: 240; Lunghezza: 2,1 km; Difficoltà: *****
Ho sognato il Carrefour de l’Arbre.
E com’era?
Scomodo.
Il Carrefour de l’Arbre ha superato i confini del ciclismo e dello sport ed è entrato in una commedia teatrale di e con Philippe Noiret. D’altra parte qui si decide quello che non era stato ancora deciso. Magari non il vincitore, ma qualcosa succede sempre. Sarà perché il pavé qui è un bel casino; sarà che si è stanchi; sarà che è scomodo davvero, ma da digerire. Questo non è Noiret, è sempre Tom Boonen.

3) GRUSON
Al km 242,3; Lunghezza: 1,1 km; Difficoltà: **
Dicono, esagerando ovviamente, che ci sono più buche in questo chilometro e cento che in tutta la Roubaix.
2) DA WILLEMS A HEM
Al km: 249; Lunghezza: 1,4 km; Difficoltà: **
Potrebbe essere l’ultimo anno. Potrebbe sparire dalla geografia della Parigi-Roubaix. Gli organizzatori hanno fatto capire che hanno un’alternativa ben più appetitosa per il finale. Chissà.
1) ROUBAIX
Al km 255,8; Lunghezza: 0,3 km; Difficoltà: *
Una passerella. Giusto per non far dire che a Roubaix non c’è pavé. Poi c’è solo asfalto e velodromo.