
Quando un automobilista privò il Fiandre del Koppenberg
01/04/2022Alla Ronde del 1987 Jesper Skibby venne investito da un automobilista. E in un momento nel quale le auto si arrogavano ogni diritto il colpevole divenne il Koppenberg
Il colpevole è il Koppenberg. Le sue pietre sono un macello, troppo sghembe, troppo rovinate, quasi fatiscenti. Sia dannato il Koppenberg, rovina delle Fiandre. Ci mancava poco e sarebbe scattato il linciaggio.
Era l’estate del 1987 quando nel consiglio dell’arrondissement di Oudenaarde venne avanzata la proposta di asfaltarlo. A cosa servono le pietre in una strada così ripida? Qualcuno impallidì. Qualcun altro rimase incredulo. L’ha detto davvero? Sta facendo sul serio? “Sì, stava facendo sul serio, non ricordo nemmeno come si chiamasse, mi sembra Mooes, ma non ne sono sicuro. Di una cosa però sono sicuro: mi stavo alzando per tirargli un ceffone. Mai sentito una cazzata così grande”, racconta a Girodiruota Eric van Epl, per una decina d’anni membro del consiglio comunale di Oudenaard e poi in quello provinciale delle Fiandre orientali.
Il 5 aprile 1987, il danese Jesper Skibby, in fuga da 180 chilometri in quel Giro delle Fiandre, sul Koppenberg stava facendo una fatica cane, saliva a zig zag, quasi non riusciva ad andare avanti. Sotto le sue ruote la strada saliva oltre il 20 per cento. E le pietre un po’ sgarrupate certo non agevolavano l’incedere.
Dietro di lui c’era l’automobile del commissario di gara che guardava avanti e guardava indietro. Fremeva. Sapeva che il gruppo era vicino e che Skibby sarebbe stato riacciuffato. Sapeva soprattutto di essere in mezzo.
L’auto tentò il sorpasso proprio mentre Skibby svirgolò. Lo prese, lo fece cadere, gli passò sulla bicicletta che poco ci mancò che finisse pure un piede del corridore sotto le ruote.
Ma la colpa fu del Koppenberg.
Fu il Koppenberg a essere cacciato con infamia dalla Ronde. Dissero che era troppo duro, che il pavé era messo troppo male. Eppure andava benissimo per la Dwars door Vlaanderen.
Lo esclusero per quindici anni. Solo nel 2002 il confino terminò e il Giro delle Fiandre riabbracciò uno dei suoi muri più duri.
Gli automobilisti d’altra parte non hanno quasi mai colpa. Quella è delle strade killer o di chi accidentalmente finisce sotto le ruote.
Il Koppenberg è sempre stato un muro al limite delle possibilità umane. Soprattutto con i rapporti che c’erano allora. In molti preferivano scalarlo correndo a piedi, pure Eddy Merckx una volta scese di sella.

Ma che colpe aveva il Koppenberg se non quella di esistere in un momento nel quale le macchine si arrogavano qualsiasi diritto?