
Strade Bianche in Monumento
02/03/2022Nel ciclismo i Monumenti ancora non si abbattono. Anzi a quanto dicono i corridori in un sondaggio dell’Equipe, ce ne vorrebbe un altro: la Strade Bianche
È mica un momento facile per i monumenti. Se va bene vengono ignorati, se va male abbattuti. Essere statue in questi anni è complicato, c’è sempre il rischio di non essere all’altezza, uniforme allo spirito del tempo. E dato che sono tempi mutevoli e accelerati, basta una bava di vento, mica la bora, a rischiare di rovesciare tutto.
Sono riusciti a prendersela anche con uno come Fëdor Dostoevskij, non quello che si direbbe un mostro o un carnefice.
Se lo spirito del tempo è ondivago, serve un calmante, qualcosa che ci permetta di rendere il tempo vicino, prossimo, razionale. Qualcosa che si muova a tempo umano. Qualcosa che favorisca la riflessione.
Qualcosa tipo la bicicletta.
“Andasse la gente più in bicicletta, circolerebbero in giro meno idiozie”, scrisse Giovannino Guareschi. E aveva le sue buone ragioni, e condivisibili, per scriverlo.
Pure il ciclismo non è immune dall’iconoclastia, c’è stata, a volte ritorna e ritornerà. Ma questa iconoclastia, rivolta solitamente a chi un tempo fu osannato e protetto prima di essere scaricato in malo modo quando non serviva più, non è mai stata rivolta ai Monumenti. Perché i Monumenti nel ciclismo hanno ancora un valore e guai a chi li tocca.
Anzi. Fosse per chi il ciclismo lo vive da dentro il gruppo ne vorrebbe pure di più.
Un sondaggio dell’Equipe ha evidenziato come il 53,5 per cento dei trecentottantuno corridori che hanno votato inserirebbe tra le Classiche Monumento pure la Strade Bianche. Che sarà pure giovane, di primo pelo a vedere il pedigree delle altre (Milano-Sanremo, Parigi-Roubaix, Giro delle Fiandre, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia), ma che è unica, polverosa o fangosa che non c’è un paragone.
L’idea è stata lanciata, messa lì, sospesa come una mezza parola detta girandosi. Ma dal quotidiano che il termine, Monumento, se l’è inventato.
Certo così com’è non funzionerebbe. Servono più chilometri, almeno duecentocinquanta. E forse pure un’altra collocazione in calendario.
Ne vale la pena?