Parigi-Roubaix. La ragione di Mathieu van der Poel
Tanti saluti anche alla Foresta di Arenberg, o Trouée d’Arenberg per rispetto delle tipicità geografiche. Se c’era una cosa sicura…
un mondo di biciclette
Tanti saluti anche alla Foresta di Arenberg, o Trouée d’Arenberg per rispetto delle tipicità geografiche. Se c’era una cosa sicura…
È al venerdì della settimana santa che all’attesa, spesso fremente impaziente passionale, si avvicina, in parte si sovrappone, un velo…
Era tutta colpa di monsieur Florie se quel 6 aprile era finito fin là, al termine della Francia, con le…
Ci sono 256,6 chilometri per gli uomini, 145 per le donne – che partiranno da Denain, casa dell’altra corsa sulle…
Il Gp de Denain è nato criterium, si è evoluto come occasione per i velocisti, si è trasformata in una piccola Roubaix. Sta diventando una grande corsa
Con l’Omloop Het Nieuwsblad iniziano le classiche del pavé, un salto in un altrove ciclistico
Il Tour de France incontra le pietre, ma quelle verso la Foresta di Arenberg, senza la Foresta di Arenberg, sono un mondo simile ma diverso
Quella tra Mathieu van der Poel e Wout van Aert è solo l’ultima diarchia che non si riesce a imporre davvero sulle pietre. La legge del pavé non lo permette
Dylan van Baarle ha vinto la Parigi-Roubaix 2022. Al secondo posto è finito Wout van Aert, terzo Stefan Küng
La vittoria di van Baarle, la caduta di Lampaert, gli interessi di Mohoric. Tutto il meglio e il peggio della Parigi-Roubaix