La bicicletta universale di Tom Pidcock

La bicicletta universale di Tom Pidcock

18/10/2023 0 Di Giovanni Battistuzzi

L’importante è pedalare, quindi divertirsi. Poco importa la dimensione delle ruote e la geometria del telaio. Poco importa se le pedivelle le si muove su di una strada, tra i campi di un circuito di ciclocross o tra i boschi di uno da mountain bike. Serve muoversi, gioire in bicicletta. O così almeno va per Tom Pidcock.

L’inglese ha chiuso un 2023 buono, non ottimo a suo dire. “Poteva andare meglio, ma se mi guardo indietro posso dirmi soddisfatto”, ha ammesso a Red Bull Tv. Quest’anno ha raccolto due vittorie su strada, tra cui quella eccezionale alle Strade Bianche, due nel ciclocross e la medaglia d’oro conquistata ai Mondiali nel cross country.

Tom Pidcock mondiali mountain bike
La vittoria di Tom Pidcock ai Mondiali di cross country (Foto UCI)

Poco? Non proprio. Anche perché è salito sul podio sia all’Amstel Gold Race, terzo dietro a Tadej Pogacar e Ben Healy, sia alla Liegi-Bastogne-Liegi, secondo alle spalle di Remco Evenepoel.

Tom Pidcock ha detto che cambiare bicicletta e correre su superfici diverse gli fa bene, “è il miglior modo per prendermi cura del mio benessere mentale, mi mantiene più sveglio, positivo, energico”. Anni fa “pensavo che un giorno avrei dovuto specializzarmi in una della specialità per poter puntare un giorno a vincere il Tour de France. Ora sto cambiando idea. Posso ottenere il meglio da me solo quando sono felice e mi diverto”, e mantengo le cose fresche”, ha spiegato.

Il motivo è semplice: “Se fossi sempre in viaggio, se mi concentrassi solo sulle corse su strada e facessi tutti i ritiri in altura, forse per qualche mese otterresti il ​​meglio da me. Poi però mi stuferei, sentirei il bisogno di provare qualcos’altro. Mi annoierei e la noia ti rallenta”. Ecco il perché “mi alleno e corro anche su di una mountain bike. Quando sei in forma non ti senti male. Il problema è quando soffri, quando ti senti intrappolato. Io sento il bisogno, l’esigenza, di fare tante cose, cose diverse”.

E Tom Pidcock si diverte a pedalare. Gli piace farlo ovunque, ha sogni ciclistici grandi quanto tutti i luoghi raggiungibili su di una bicicletta: ossia quasi dappertutto. Dovesse essere obbligato a scegliere tra strada, ciclocross e mountain bike, cambierebbe squadra. Il suo amore è universale, fluido, totalizzante.

Lo sarà anche nel 2024. L’obbiettivo di Tom Pidcock sono le Olimpiadi di Parigi: confermarsi campione olimpico nel cross country e provare a estendere il confine del suo talento anche sul podio della prova su strada.

Non è l’unico obbiettivo però. Tom Pidcock non corre mai per correre e basta. Si diverte anche a sfidare gli altri e a sfidare sé stesso.

Forse è un po’ anarchico, ma non del tutto. Sa ascoltare ciò che gli viene detto, è consapevole di essere un professionista e sa che chi gli paga lo stipendio ha degli obbiettivi da ottenere. I tecnici dell’Ineos Grenadiers gli hanno detto che “hanno bisogno di me al Tour de France e per questo vogliono che faccia parte della squadra che correrà in Francia” partendo dall’Italia. Ci sarà. Poco importa se tra la fine della Grande Boucle e la prova olimpica del cross country ci sono solo otto giorni. “Ho la fortuna di essere bravo e determinato a raggiungere il picco di forma per i grandi eventi. Mi è sempre risultato facile”, ha ammesso.

Si conosce bene, sa cosa il suo fisico può reggere. Sa soprattutto rinunciare alla routine, gli piace sperimentare. Ridurrà il suo impegno nel ciclocross, anche se potrebbe comunque correre i Mondiali del 4 febbraio a Tábor, nella Repubblica Ceca. Rinuncerà a qualche corsa della Coppa del mondo di mountain bike. Anche perché il quinto posto a Snowshoe, Stati Uniti, e la vittoria a Mont-Sainte-Anne, Canada, gli hanno dato sufficienti punti nel ranking per accedere alla prova olimpica: è decimo totale, primo dei britannici (la Gran Bretagna è quarta, quindi avrà diritto a schierare due corridori).

Tom Pidcock è l’impersonificazione della bellezza del pedalare, di quanto sia eccezionale stare in bicicletta. Su qualsiasi bicicletta.