Vuelta 2023. Filippo Ganna è veloce, Kaden Groves di più

Vuelta 2023. Filippo Ganna è veloce, Kaden Groves di più

30/08/2023 0 Di Giovanni Battistuzzi

Nella 5a tappa della Vuelta 2023 Filippo Ganna arriva secondo allo sprint, battuto soltanto da Kaden Groves


Kaden Groves si sta dimostrando un gran birbone delle volate. Aveva iniziato un anno fa prima a prendere le misure ai più forti, poi a metterli dietro alla sua ruota. Era successo più di una volta, ma, Volta a Catalunya a parte, in corse non di primissimo livello. Alla Vuelta aveva dimostrato, vincendo una tappa, perché già ai primi di agosto l’Alpecin aveva deciso di puntare su di lui. Se c’è una cosa abbastanza palese è che il team olandese ha buon fiuto per i velocisti. Quest’anno alla Vuelta 2023 di vittorie ne ha già colte due. La prima in rimonta su Juan Sebastián Molano, la seconda tenendosi alle spalle Filippo Ganna in un testa a testa che forse era poco pensabile, ma che è stato parecchio appassionante e incerto. Era partito forte il campione del mondo dell’inseguimento su pista, aveva tenuto il ritmo altissimo, ma Groves è quel genere di sprinter che riesce a impennare la velocità nel finale, rimontare e ribadire un concetto semplice: fare i velocisti è complicato, ci vogliono doti uniche che non si possono improvvisare.

Filippo Ganna non è corridore improvvisato, qualche buona volata l’ha già imbastita, mai però a gruppo compatto. Per caratteristiche è uno che le volate le può benissimo anticipare (e c’è riuscito qualche volta), mica è un problema per uno come lui tenere i sessanta all’ora per chilometri: ha vinto in pista e a cronometro, è titolare del Record dell’Ora. C’ha provato, gli è andata bene, poteva andare meglio solo in un modo: tenersi dietro Kaden Groves. Ha pagato l’inabitudine allo sprint e la presenza di un velocista di assoluto livello: al Giro d’Italia quest’anno si è tenuto dietro Jonathan Milan, Mads Pedersen e Mark Cavendish. Può migliorare, deve solo capire se ne varrà la pena. Anche perché non tutte le volate sono come quelle della Vuelta con il gruppo allungato dalle rotonde e dalla mancanza di un nutrito numero di rivali. Ciò però non toglie nulla alla gran volata di Filippo Ganna.

Chissà se Jonathan Milan gli ha suggerito qualcosa, se ai Mondiali hanno parlato di volate e del perché lui si è messo a farle. O chissà se è stato solo un giorno strappato al suo lavorare per i compagni alla Ineos-Grenadiers nei grandi giri.

C’è da applaudire uno come Filippo Ganna per quanto vento taglia, per quanta strada percorre con in testa il benessere di chi punta a vestire la maglia di leader. Non sempre è andata così, quasi mai. Gli hanno sempre suggerito tante cose, tra queste quelle di pretendere di poter correre per vincere. C’è quasi riuscito alla Milano-Sanremo, ma anche lì c’era uno della Alpecin che andava più forte: Mathieu van der Poel.