Vuelta 2023. Lo scivolone della cronosquadre di Barcellona

Vuelta 2023. Lo scivolone della cronosquadre di Barcellona

27/08/2023 0 Di Giovanni Battistuzzi

Lorenzo Milesi è la prima maglia rossa della Vuelta 2023. La cronosquadre doveva essere la cartolina migliore di Barcellona, è diventata quella peggiore


Ci si pensa mai alla pioggia. O meglio, ci si pensa ma si finisce subito a cacciare a pedate il pensiero perché, insomma, vince sempre la domanda che è un’affermazione, che è puro incazzamento: vuoi che venga a piovere proprio oggi? Pure i meteorologi sbagliano, mica è scienza esatta la meteorologia. È rasserenante quando si vede che tutte queste cavolate non le si pensa da soli, ma pure chi non dovrebbe pensarle, o quantomeno non farci affidamento. Tipo quelli della Vuelta. Era perfetta la prima tappa, una cartolina in movimento, una rampa di partenza meravigliosa e sul mare, un arrivo al tramonto davanti al Museo nazionale d’arte della Catalogna, che magari non è bello, ma il suo effetto lo fa. Una cronosquadre così se la sarebbero ricordati a lungo in Spagna e ovunque. Nessuno si sarebbe lamentato del caldo, avrebbero tenuto una media alta. C’era un unico ingranaggio debole in questo meccanismo perfetto: non doveva piovere, con la pioggia si rischiava il patatrac. Ha piovuto.

La cronometro a squadre che ha inaugurato la Vuelta se la ricorderanno in tanti e a lungo, ma non certo per il fondale. Si è visto poco, nell’ultima mezz’ora non si è visto affatto. Il buio era calato le ultime squadre hanno pedalato con un’illuminazione insufficiente, al lume poco romanico dei fari delle ammiraglie. E prima del sopraggiungere dell’oscurità scivolamenti piccoli e grandi, cadute, forature e un quantità di sfiga che sarebbe bastata e avanzata mezza.

“È stato ridicolo fare una cronometro a squadre a quest’ora, con il buio. Non vedevamo un cazzo, la strada era super pericolosa e piena d’acqua, non siamo scimmie in un circo”, ha detto Remco Evenepoel con la sua solita franchezza. E a lui, va detto, non è neppure andata troppo male: quarto a sei secondi dal Team dsm-firmenich, soprattutto ventisei secondi prima della coppia Jumbo-Visma Primoz Roglic-Jonas Vingegaard e trentun secondi prima di Juan Ayuso.

In maglia rossa c’è finito Lorenzo Milesi e quasi non ci credeva. Perché nessuno se lo aspettava il Team dsm là davanti. Ma sono stati in piedi tutti e questo è bastato. E chi resta in piedi ha sempre ragione. Enric Mas intanto guarda tutti dall’alto e può sognare, almeno per una sera, di migliorare il posto sul podio a cui sembra essere condannato: il secondo.

Si sono arrabbiati un po’ tutti. Probabilmente solo a Madrid erano contenti che si sa che un fallimento a Barcellona è una gioia nella capitale.

L’ordine d’arrivo e la classifica generale della 1a tappa della Vuelta 2023

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